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Detrazioni fiscali 2020
per acquisto e ristrutturazioni scale

 

Se stai pensando di acquistare o di ristrutturare una scala a giorno o a chiocciola per interno o esterno della tua abitazione o attività, una cosa molto importante di cui tenere conto è la possibilità di usufruire dei detrazioni fiscali scale messi a disposizione per questo tipo di interventi in Italia da diversi anni, che ti permetteranno di risparmiare in modo consistente sul prezzo del preventivo della scala che vuoi realizzare.

Per il prossimo anno la Legge di Bilancio 2020 ha confermato la detrazione fiscale del 50% già prevista per interventi edili riguardanti scale, ringhiere e soppalchi. Ma vediamo per bene di che si tratta e come usufruirne.

Risparmia fino al 50% con le detrazioni

Cos’è il Bonus Ristrutturazione

La detrazione fiscale per lavori edili è una agevolazione tributaria prevista inizialmente nell’ordinamenti italiano dal Dpr 917/86 art. 16bis e successivamente dal D.L. n. 83/2012.

Queste leggi quadro che danno una panoramica generale degli interventi ammissibili, regolano le modalità di emissione dei benefici ed i destinatari, vengono rettificate ogni anno dalle leggi di bilancio che ne specificano le varianti agli incentivi in atto nel periodo.

Nel 2019 la percentuale di spese detraibili era del 50% con un massimo di spese ammissibili di a 96.000 euro. Per il 2020 la proposta di Legge di Bilancio in discussione ed in fase di approvazione ha confermato al 50% il bonus da portare in detrazione prorogandolo per ancora tutto il 2020.

Come usufruire delle detrazioni fiscali scale

Se stai programmando di installare o ristrutturare una scala, un soppalco o una ringhiera ed hai già verificato di rientrare nei requisiti necessari per usufruire degli incentivi previsti, non ti resta che capire come procedere per fare in modo che tutto vada a buon fine. Ecco quindi un elenco degli step da seguire.

 

Modalità di pagamento

Per usufruire del bonus fiscale requisito fondamentale è che il pagamento sia effettuato tramite Bonifico Bancario o Postale con ritenuta all’ 8%.  Nel bonifico vanno indicati la Causale del versamento, il codice fiscale di chi effettua i lavori o del parente che beneficerà dello sgravio fiscale ed il codice fiscale o partita iva dell’impresa che realizza i lavori beneficiaria del bonifico.

Il bonifico viene detto parlante in quanto deve riportare la seguente dicitura nel campo causale:

Lavori edili articolo 16-bis del Dpr 917/1986. Pagamento fattura (nr, data) a favore di (ragione sociale e p.iva fornitore). Codice fiscale Beneficiario

Per le spese accessorie non pagabili con Bonifico come bolli o diritti di segreteria, farà fede la presentazione della quietanza di pagamento prevista.

Presentazione Domanda per le detrazioni fiscali scale 2020

Infine ultimo step per accedere agli incentivi è la presentazione della domanda che viene fatta in sede di dichiarazione dei redditi dal professionista o CAF incaricato ai quali si dovranno fornire copie dei pagamenti effettuati, delle relative fatture e delle eventuale documentazione richiesta necessaria per l’autorizzazione ai lavori.

I tipi di lavori per scala che ricevono l’incentivo fiscale

Gli incentivi al risparmio per la ristrutturazione o acquisto di scale previsti dalle leggi sopra citate rientrano in un quadro più ampio di interventi di ristrutturazione edilizia ordinaria e straordinaria riguardanti sia la prima che la seconda casa.

Nel nostro caso gli interventi incentivati dalla legge riguardano lavori edili di manutenzione ordinaria o straordinaria che prevedano la:

  • costruzione

  • installazione

  • ristrutturazione,

  • sostituzione della forma, materiale, dimensione, pendenza

  • demolizione

  • ampliamento

di:

  • scale interne

  • scale esterne

  • soppalchi

  • ringhiere

  • gradini di scale

  • rampe

 

Spese detraibili per l’acquisto di scale

L’importo massimo di spesa detraibile prevista dal Bonus Ristrutturazione per gli interventi di cui stiamo parlando è anche per il 2020 di 96.000 euro IVA inclusa. Questo significa che dato il funzionamento del beneficio spiegato nel paragrafo precedente, si potranno risparmiare fino ad un massimo di 48.000 euro sui prezzi delle scale.

Nel caso di lavori realizzati chiavi in mano oltre al preventivo dell’azienda che effetua i lavori di progettazione, realizzazione e posa in opera della struttura, le altre spese che rientrano nel bonus fiscale sono:

  • spese istruttorie per il rilasico dei permessi per la realizzaizone dei lavori, come Bolli , Diritti di Segreteria e oneri amministrativi vari.

  • eventuali compensi necessari per il rilascio delle necessarie relazioni di conformità dei lavori, laddove richieste.

  • tutti gli altri costi sostenuti e necessari per la realizzazione dell’opera.

Facciamo un esempio.

Se voglio collegare due piani di un’abitazione con una nuova scala a chiocciola per cui ho ricevuto un preventivo di 5.000 euro, di questo prezzo riceverò il 50% cioè 2.500 euro dalla Agenzia delle Entrate, sotto forma di riduzione delle tasse (IRPEF) da pagare nei successivi 10 anni, con un risparmio effettivo annuo di 250 euro.

Chiaro fin qui? Se hai bisogno di maggiori informazioni contatta il nostro Servizio Clienti ai numeri indicati negli orari di apertura o inviaci una richiesta a cui risponderemo nell’arco di 24h.

Beneficiari delle detrazioni

I destinatari degli incentivi fiscali per i lavori riguardanti le scale sono tutti i contribuenti residenti in Italia soggetti a IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche), e nella fattispecie tutti coloro che nei confronti dell’immobile oggetto dei lavori da effettuare godono di uno dei seguenti diritti:

  • proprietà

  • locazione in affitto o comodato d’uso

  • uso o usufrutto

Possono richiedere la detrazione fiscale coloro che abbiano con il proprietario o possessore dell’immobile che si appresta ad effettuare i lavori un rapporto di parentela come il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.

Sono destinatari dei benefici fiscali anche coloro che esercitano attività di impresa soggetta ad IRPEF nelle seguenti forme:

  • società cooperative

  • imprese individuali

  • soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir come:

  1. società semplici,

  2. società in nome collettivo,

  3. società in accomandita semplice

  4. imprese familiari

 

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